L’ampia raccolta di libri sull’Urbe che Italo De Tuddo (Roma, 1916 – Nereto, 1985) – giornalista, sceneggiatore teatrale e cinematografico, nonché cultore di cose romane – aveva riunito nei suoi anni di studio e lavoro è stata donata alla Biblioteca statale “Antonio Baldini”, affinché possa servire da strumento per avvicinare i giovani alla città che De Tuddo ha amato e raccontato per tutta la vita.

De Tuddo iniziò la sua carriera come collaboratore del quotidiano “Il Tempo” sul finire della Seconda guerra mondiale. Degli stessi anni è l’incontro con Sandro Giovannini e poi con Pietro Garinei, con i quali si dedicò al teatro di rivista scrivendo, negli anni successivi, decine di commedie musicali di successo. Nel 1944 rifondò, insieme a Giovannini, Garinei e Franco Monicelli, fratello maggiore di Mario, il giornale umoristico “Cantachiaro”, che aveva sospeso le sue pubblicazioni sotto il regime mussoliniano.

La satira corrosiva del settimanale, che investiva sia temi politici che di costume, ebbe un successo tale che dai suoi testi i quattro fondatori ricavarono un omonimo spettacolo di varietà. La collaborazione tra gli autori proseguì poi con un secondo settimanale, “Soffia so’ …”, diretto proprio da De Tuddo e con il contributo di Federico Fellini in qualità di illustratore.

Nel 1946, il giornalista entrò a far parte della redazione del “Don Basilio”, foglio umoristico dichiaratamente repubblicano, anticlericale e antidemocristiano; dalle sue pagine perorò la causa del Fronte popolare, cartello elettorale formato da socialisti e comunisti per le elezioni del 1948.

Negli anni ’50 De Tuddo affiancò alla professione di giornalista quella di soggettista e sceneggiatore cinematografico, firmando in un decennio circa 12 film, che videro come interpreti, tra gli altri, Totò, Sophia Loren, Vittorio Gassman, Ugo Tognazzi ecc. Al tempo stesso proseguì la carriera giornalistica, testate, fino a diventare capo ufficio stampa della Camera dei Deputati.

Il suo interesse per le vicende e la storia della Città eterna trovò invece una prima testimonianza nella rubrica “Aria di Roma”, che curò per “Il Messaggero”. Fecero poi seguito alcune pubblicazioni, tra le quali ricordiamo: Roma quarto giorno. Viaggio nella Roma sconosciuta per i romani distratti e i turisti frettolosi (Libreria Frattina, 1967), I diavoli del Pantheon e altre curiosità romane (Edizioni del Tritone, 1969), Calendario romano (Golem, 1970) e Maldiroma (NER, 1981).

Catalogo completo

I FONDI POSSONO ESSERE CONSULTATI SOLO SU APPUNTAMENTO:

E-mail:
bs-bald@cultura.gov.it

Centralino: (+39) 06 67235143

 

Sede

Via di Villa Sacchetti, 5 00197 Roma

Contatti

Centralino: (+39) 06 67235143
E-mail: bs-bald@cultura.gov.it
PEC: bs-bald@pec.cultura.gov.it

Logo della Biblioteca Baldini di Roma

Sede

Via di Villa Sacchetti, 5 00197 Roma

Contatti

Centralino: (+39) 06.6723.5143 – URP – Ufficio Relazioni con il Pubblico